Gli Alpini della Protezione Civile sono sempre pronti a rispondere “presente” a qualunque richiesta giunga loro. Quest’anno, ancora caratterizzato dalle limitazioni ed attenzioni dovute alla pandemia, non sono mancate di certo le occasioni per rendersi utili alla collettività, nel pieno spirito dell’appartenenza all’A.N.A. Nei primi giorni di gennaio, in collaborazione con la Sezione Valsesiana ed il 32° Reggimento Genio Guastatori Alpini della Taurinense di stanza a Fossano, siamo stati impegnati con l’operazione “Luto”, così chiamata dal latino “lutum” che significa “fango”. A Guardabosone, in località “Ponte Strona”, è stato pulito l’alveo del torrente dopo gli eventi alluvionali dell’ottobre 2020. Con l’arrivo dei vaccini contro il Covid-19 abbiamo avuto l’opportunità di ricevere le prime dosi. In questo modo abbiamo potuto collaborare fattivamente con il Coordinamento Territoriale e l’A.S.L. Biellese, nei centri vaccinali presso Biverbanca, Banca Sella, Clinica Vialarda e altre strutture dov’è stata richiesta la nostra presenza. Questo impegno continua tutt’oggi, vista la necessità di somministrare ancora le terze dosi di vaccino ai soggetti fragili ed agli anziani. Tantissime le ore dedicate: nel complesso, infatti, le giornate/uomo rivolte ai vari servizi, esercitazioni ed emergenze sono state più di 1.400 con l’impegno di 38 volontari appartenenti a 25 diversi Gruppi. Detto in altri termini circa 40 giorni di impegno per ogni volontario. Nello svolgere il nostro servizio abbiamo sempre indossato il Cappello Alpino. Questo ha dato fiducia e sicurezza ai tanti che ci hanno ricompensato con “bravi, se ci sono gli Alpini siamo tranquilli”, “grazie Alpini dove ci siete Voi portate sempre il sorriso”. Questo rende le tante ore di impegno più leggere.
Finalmente a maggio, dopo più di un anno, ci siamo rincontrati nella nostra bella sede, dotati di mascherina e debitamente distanziati. Le relazioni di Roberto Bosi e Guido Galassi, rispettivamente coordinatore e segretario, indispensabile formatore dei volontari, ci hanno aiutato a fare il punto sulla situazione operativa e sui corsi di formazione per l’aggiornamento operativo continuo. Durante l’anno abbiamo frequentato il corso radio A.N.A., primo rischio e alto rischio, 4 e 12 ore, corso H.A.C.C.P. per gli addetti alle cucine, montaggio tende ministeriali e pneumatiche. Tutto ciò che è inerente alla prontezza operativa in caso di calamità. Siamo Volontari ma… preparati e professionali. Siamo quasi al termine di questo secondo anno. Un periodo diverso che, forse, ci ha un po’ confuso ma, come sempre, ci ha dato l’opportunità di renderci utili e di sentirci una grande famiglia: quella della Protezione Civile degli Alpini. Una famiglia che sta crescendo e che sempre più necessita di nuove “leve” per far fronte ai nostri doveri ed impegni.
Vittorio Gamba