Vessillo Sezionale
Dopo la fondazione della Sezione di Biella (9 Dicembre 1922) venne inaugurato il primo gagliardetto il 25 maggio 1923. Il Vessillo fu adottato per l’adunata di Napoli del 1932, quando vennero costituiti i Labari dei Comandi di Zona, durante il periodo del 10° Reggimento.
Le medaglie:
Medaglia d’Oro al Valor Militare
Padre GIOVANNI BREVI – Tenente, cappellano 9° reggimento alpini.
“Apostolo della fede, martire del patriottismo, in ogni situazione, in ogni momento, si offriva e si prodigava in favore dei bisognosi, noncurante della sua stessa persona. Sacerdote caritatevole ed illuminato, infermiere premuroso ed amorevole, curava generosamente gli infetti di mortali epidemie. Intransigente patriota, con adamantina fierezza, affrontava pericoli e disagi, senza mai piegarsi a lusinghe e minacce.
Di fronte ai doveri ed alla dignità di soldato e di italiano preferiva affrontare le sofferenze e il pericolo di morte pur di non cedere. Eroicamente guadagnava il martirio ai lavori forzati. Esempio sublime di pura fede e di quanto possa un apostolo di Cristo ed un soldato della Patria.”
Prigionia in Russia, 1942 – 54.
Medaglia d’Oro al Valor Militare
DANILO ASTRUA – capitano s.p.e., 2° reggimento alpini.
“Comandante ardito e capace, costituiva della sua 15° compagnia alpini (Borgo S. Dalmazzo) un solido ed aggressivo strumento di guerra. Tenace difensore delle posizioni sul Don, le lasciava per ultimo costituendo la retroguardia del 2° Reggimento alpini durante la tragica manovra di ripiegamento. Incalzato da forze preponderanti, le conteneva impegnandole in successive audaci azioni sanguinose, realizzando concreti successi.
Delineatasi la crisi, durante un violento combattimento tendente ad aprire un varco attraverso l’accerchiamento nemico, con perizia e superbo valore, trascinava i suoi alpini stremati di forze su munitissime posizioni riuscendo, dopo cruenta lotta, a sloggiare i difensori numericamente superiori; in seguito, benché ferito, riuniva i gloriosi superstiti di tutte le compagnie del Battaglione, ne assumeva il comando e, galvanizzandoli col suo eroico esempio, al grido di «Avanti, Borgo», li portava audacemente all’attacco di posizioni difensive, le superava e catturava armi individuali e di reparto che subito volgeva contro il nemico in fuga. Contrattaccato in forze, reagiva indomito.
Nuovamente ferito, persisteva con stoica fermezza nel rinnovare violenti contrassalti che protraeva imperterrito finché cadeva colpito in fronte tra i suoi alpini, perpetuandone, con la sua saldezza, le tradizioni di gloria.”
(Fronte russo, 16-20 gennaio 1943) .
Medaglia d’Oro al Valor Civile (terremoto del Friuli–1976)
Medaglia d’Oro al Valor Civile (alluvione Val Padana–1994)
Medaglia d’Oro Protezione Civile (L’Aquila-2009)
Medaglia d’Oro al Merito Croce Rossa Italiana-2002