Tanti auguri! Si signori. È proprio il caso di augurarci uno strepitoso centenario anche perché, noi contemporanei, non riusciremo di certo a festeggiare i prossimi.
La commissione sezionale, creata allo scopo, e la presidenza daranno il via, quest’anno, a numerose iniziative ed eventi che renderanno, questo nostro compleanno, indimenticabile.Essere in piena salute associativa, attivi e determinati più che mai, sta significare che il nostro passato è appoggiato su solide radici, penetrate nel terreno della storia con forza, senza lasciarci trascinare a valle. Non ci siamo mai dispersi. Abbiamo sempre saputo, in mezzo alle paludi sociali e morali, individuare e percorrere il sentiero tracciato dai nostri “Veci”. Quelli che cent’anni orsono, nel fondare la Sezione di Biella,hanno voluto e creduto nel meraviglioso motto che gli hanno dato: “TUCC UN”.
La sezione è da sempre sinonimo di unione, di casa. E le case, per stare in piedi, hanno bisogno di una maltaresistente. Questa malta, che da quasi un secolo regge i muri della Sezione,è rappresentata, senza ombra di dubbio, dai Gruppi!!!Gruppi guidati da quei silenziosi, operosi e volenterosi alpini che sono i Capigruppo!!!
Nell’arco di tutti questi anni gli alpini,che si sono succeduti alla guida dei gruppi, si sono rimboccati le maniche, facendo tesoro delle poche risorse di cui disponevano. Sono riusciti a ristrutturare o costruire la loro sede senza chiedere niente a nessuno, lavorando a testa bassa, trasformando le giornate di riposo e di festa in ore lavoro.I Capigruppo sono una razza di alpini che non si scoraggia facilmente, sono tenaci.Quando è necessario vanno di casa in casa a portare il bollino, indicono assemblee, compilano verbali, scrupolosi dei regolamenti. Ma, soprattutto, vogliono un gran bene ai loro alpini e all’Associazione.Con il volontariato sono riusciti a stabilire un ottimo rapporto di stima e fiducia con i comuni di appartenenza. Una presenza preziosa nel tessuto del territorio, punto di riferimento per molti sindaci, soprattutto nelle calamità e nelle emergenze nazionali, come negli ultimi due anni ilCovid.Anche se molte volte vengono lasciati soli e da soli devono tirare avanti la baracca, fortunatamente possiedono sette vite, come i gatti. Non hanno ancora toccato terra che già sono pronti a nuove iniziative per compattare il gruppo e dare manforte alla sezione.
Fortunatamente i Gruppi esistono… ma se non ci fossero bisognerebbe inventarli!
Veri custodi dei valori e delle tradizioni alpine hanno saputo seminare l’alpinitàin ogni dove e la semina ha dato i suoi buoni frutti. Se oggi siamo qui a festeggiare i nostri primi cento anni è anche grazie a loro. Per ringraziarli, ai Gruppi,bisognerebbe fargli un monumento.
Il DirettoreEnzo Grosso