A SEGUITO RICHIESTA DI PARECCHI DI VOI eccoVi il TESTO
Il brano è un Inno – Marcia, con la seguente forma: Introduzione – sezione A- sezione B e coda
finale.
La sezione A, (Inno – prima parte) e B (Marcia – seconda parte) si ripete ad libitum se eseguita
senza testo, cui per finire segue una coda. La tonalità d’impianto è Fa maggiore per la sezione A
(Inno), con un cambio di tonalità a Sib maggiore quando inizia la parte B (Marcia).
L’introduzione di 8 battute ha al proprio interno, distribuiti alle varie sezioni strumentali della
banda in contrappunto tra loro, diversi riferimenti melodici che richiamano alcuni dei canti più
conosciuti dedicati al Corpo degli Alpini.
All’ottavino, ai clarinetti piccolo in Mib e soprani Sib, al saxofono contralto Mib, alle trombe Sib
e al Glockenspiel è affidata la melodia della seconda parte dell’Inno degli Alpini. Il flauto,
l’oboe, il saxofono tenore Sib, accennano l’incipit della marcia Tranta Sold. I corni e
l’euphonium, suonano l’inciso della Montanara. Il fagotto, il clarinetto basso Sib, il saxofono
baritono Mib, i tromboni e la tuba sostengono la parte armonica terminando l’introduzione alle
battute 7 e 8, con una cadenza plagale I –IV – I , che creano il clima solenne con cui inizia la
sezione A (Inno).
La sezione A con ritornello, parte con l’anacrusi a battuta 9, terminando la seconda volta a
battuta 25 sul primo movimento. La melodia e scritta in 6/8, dolce, serena, quasi cullante. Il testo
narra la storia di questa specialità di fanteria leggera dell’Esercito Italiano; creato dal Generale e
Senatore Giuseppe Domenico Perrucchetti che insieme al Generale Cesare Ricotti – Magnani
intuirono la necessità e quindi la creazione di un corpo militare ad esclusiva difesa delle Alpi.
La fondazione del Corpo degli Alpini, avvenne con Regio Decreto il 15 ottobre 1872 a Brescia.
Nella sezione A, in contrappunto alla melodia principale, sono distribuiti a vari strumenti
dell’organico alcuni incipit di canzoni che gli Alpini conoscono bene e che fanno parte della loro
storia ed evoluzione negli anni. A battuta 11, flauti, clarinetti e glockenspiel intonano Aprite le
porte, mentre le trombe richiamano la solennità con degli squilli. A battuta 15, sempre gli
strumenti acuti prima citati, accennano Sul Cappello. A battuta 19, gli stessi fanno udire Sul
ponte di Bassano. A battuta 24, si può ascoltare, ancora affidata alla stessa sezione strumentale,
la canzone Al reggimento.
Il levare della battuta 26, ci porta con il cambio di tonalità a Sib maggiore cui segue la sezione B
(marcia) che si estende fino a battuta 41. Il cambio di tempo da 6/8 a tempo a cappella (tempo
tagliato) trasforma questa seconda sezione musicale con carattere trionfante, marziale,
orgogliosamente patriottico. Il testo lo rimarca in modo enfatico.
Anche nella sezione B, in forma di contrappunto alla melodia, troviamo delle citazioni di brani
legati al Corpo degli Alpini. A battuta 26, il fagotto, il saxofono tenore, l’euphonium ricordano
Sul Cappello, ma spostati metricamente in levare, anziché iniziando in battere.
A battuta 30, si uniscono anche gli strumenti acuti ed è udibile Quel mazzolin di fiori.
Avviandoci alla conclusione a battuta 34, è fatto ascoltare l’incipit del nostro Inno Nazionale “Il
Canto degli Italiani”. La coda, battute 43 e 44, concludono in modo tradizionale (usato
prevalentemente nella forma della marcia) la composizione. DI QUI NON SI PASSA – Inno – Marcia alpina
Massimo Folli – Ettore Galvani
Il motto degli Alpini più celebre e più noto. Molto amato dal corpo per la sua
efficacia nel mettere in risalto uno degli aspetti salienti delle truppe di montagna
dell’Esercito Italiano, autentica barriera armata sul passaggio delle Alpi, è “di qui
non si passa!”. L’ideazione di questo motto risale al 13 ottobre 1888,
nell’occasione della solenne parata militare organizzata a Roma, durante la visita
e al cospetto dell’imperatore di Germania Guglielmo II e alla quale
parteciparono, inquadrati in un Corpo d’armata di formazione, due reggimenti
delle truppe alpine. La coniazione del motto deriva dal primo Ispettore degli
Alpini, il generale Luigi Pelloux. Un omaggio alle truppe alpine, e all’Associazione
Nazionale Alpini, che hanno organizzato nel mese di maggio del 2025, la 96°
Adunata Nazionale a Biella, dove il brano che ascolterete è l’inno ufficiale.
Giuseppe Rasolo
ufficiostampa@adunatabiella.it