Ns Cantiere

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Gli Alpini facenti parte del Coordinamento Territoriale della Protezione Civile di Biella, Capisquadra Luciano Pasteris, Piero Lacognata e Volontario Amico degli Alpini Vittorio Gamba, insieme ai Coordinamenti di Alessandria, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Cuneo sono partiti con la Colonna Mobile Regionale, per un turno settimanale, martedì 16 maggio da Alessandria per portare il loro aiuto nelle zone martoriate dall’alluvione nell’Emilia Romagna. Primo campo a Molinella in provincia di Bologna per operare a Budrio ed a Vedrana, isolate dal crollo del Ponte della Motta e dall’esondazione del fiume Idice. Controllo strade e stato dei corsi d’acqua, trasporto di alcune persone precauzionalmente sfollate dalle loro abitazioni per il rapido alzarsi del livello dell’inondazione, preparazione di migliaia di sacchi di sabbia per cercare di tamponare le falle negli argini dei fiumi e canali…La struttura del Palazzetto dello Sport e della palestra al suo fianco hanno ospitato sia noi che gli sfollati, obbligati ad abbandonare preventivamente le loro abitazioni a rischio esondazione; l’emergenza ci ha portato poi ad operare a Russi in provincia di Ravenna, dove nelle Frazioni di Godo e Prada, con le motopompe aspiranti abbiamo prosciugato sottopassi e stabilimenti agricolo-artigianali ed ancora nella frazione Roncalceci aspirazione acque da cantinati ed autorimesse e mediante i nostri mezzi da cantiere, pale cingolate ed bobcat gommati, sgombero strade ricoperte dal fango. Gli Alpini, Amici ed Aggregati della Protezione Civile A.N.A. della Sezione di Biella Maurizio Guglielmetti, Giovanni Gallone, Paolo Padovani, Massimo Brunialti e Maurizio Faccarello sono partiti per altro turno settimanale lunedì 22 maggio prima dell’alba insieme agli altri Alpini delle Sezioni Valsesiana, Pinerolo ed Imperia con destinazione la Città di Forlì. Ospitati nei locali del Centro Fieristrico non hanno perso tempo ed hanno iniziato subito il loro compito di pulizia del fango da strade, case, cantine ed autorimesse…le città di Forlì, Cesena, Ravenna e tutta l’area della bassa romagnola sono un’unica distesa di fango e desolazione, danni incalcolabili all’edilizia ed all’agricoltura, messa in ginocchio proprio nel momento della raccolta di frutta e verdura, danno economico e morale per gli abitanti che in pochi istanti hanno perso cose che per noi Volontari sono, magari, solo oggetti ma per loro sono vita, ricordi ed impegno economico, incontriamo occhi e sguardi spenti quando alziamo i nostri dal fango ma, non dimentichiamoci come sono questi uomini e donne di Romagna, Cuore e Generosità grande, non fanno mancare a chi ha lasciato a sua volta per portare aiuto casa ed affetti cibo e bevande e forse il dono più grande, quell’affetto di considerarci fratelli…ancor di più “Fratelli Alpini”. Come dicono loro Romagnoli…“Tin Bota”, magari in ginocchio ma, mai domi.                                                                                                                                                                                                       Vittorio Gamba                                                                                                                                                                                                                  foto: ns volontari


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